Quando si parla di comunicazione la prima immagine che viene in mente è quella di una persona che parla e tendiamo a dare meno importanza a colui che invece ascolta. In questo articolo vogliamo mettere in evidenza quanto sia importante, in qualsiasi processo comunicativo imparare ad ascoltare e i benefici che l’ascolto può generare.
“L’incapacità dell’uomo di comunicare è il risultato della sua incapacità di ascoltare davvero ciò che viene detto” Carl Rogers
Innanzitutto è bene chiarire che esiste un’enorme differenza tra sentire e ascoltare. Mentre sentire è semplice, in quanto si tratta di una mera funzione sensoriale, imparare ad ascoltare è un’abilità che richiede un coinvolgimento emotivo che non tutti possiedono.
Ascoltare in modo attivo vuol dire dedicare il proprio tempo a qualcun altro. Si tratta di un atto volontario che richiede non solo disponibilità emotiva ma anche concentrazione, attenzione, interesse e soprattutto coinvolgimento. Colui che sa ascoltare è in grado di “mettersi nei panni dell’altro”, apre cuore e mente ancor prima delle orecchie, non interrompe il proprio interlocutore per dire la sua e replicare, non appone giudizi o valutazioni su quanto gli viene detto (soprattutto se si tratta di esperienze personali) e non ha fretta di arrivare alle conclusioni anticipandole e interpretandole a modo suo. Colui che sa ascoltare ha inoltre una maggiore sensibilità ed è per questo in grado di andare oltre ciò che viene espresso con le semplici parole.
Nel processo di Coaching l’ascolto riveste un ruolo centrale.
Quante persone sono realmente in grado si ascoltare? Chi è in grado di liberare la mente dai propri pensieri e porre completa attenzione soltanto sul senso profondo delle parole del proprio interlocutore? Ascoltare è un’attività davvero complessa ma al tempo stesso indispensabile se si vuol comunicare efficacemente con gli altri.
Oggi vogliamo suggerirvi 4 buone ragioni per imparare ad ascoltare.
Ascoltare per migliorare le relazioni
Molto spesso le incomprensioni tra due persone nascono dall’incapacità di comprendere e accettare il punto di vista dell’altro. Se non si ascolta è impossibile creare l’empatia che facilita i rapporti interpersonali e permette un contatto autentico e più profondo con il proprio interlocutore. È proprio l’ascolto attivo che metterà il vostro interlocutore in una condizione di sicurezza tale da sentirsi libero di esprimere le proprie emozioni e confidarsi con voi senza alcun timore. Inoltre, se sarete capaci a praticare l’ascolto attivo, creerete una sorta di ponte comunicativo che vi permetterà di offrire il vostro contributo e i vostri consigli per arricchire il mondo delle persone che amate.
Ridurre gli errori con l’ascolto
Prendete qualsiasi tipo di rapporto interpersonale genitore-figlio, moglie-marito, o in ambito aziendale direttore-collaboratore. Cosa accadrebbe a queste relazioni se alla base non ci fosse un buon ascolto?
Soffermiamoci ad esempio sul rapporto di un manager con i suoi collaboratori. Se durante una riunione si comportasse in modo autoritario, interrompesse continuamente prestando poca attenzione nell’ascoltare davvero le richieste o le idee per un nuovo progetto, il risultato che ci aspetteremmo alla fine sarebbe tutt’altro che positivo. Non ascoltare si traduce infatti nel rischiare di non comprendere ciò che ci viene detto, finendo per commettere errori e prendere decisioni sbagliate. Viceversa un processo comunicativo in cui chi esprime il messaggio viene ascoltato con interesse, garantisce un clima positivo basato sul confronto, favorendo al tempo stesso, la crescita personale di ambo le parti.
Sviluppare l’apprendimento
“La mappa non è il territorio”. Questo presupposto deriva dalla PNL e spiega che ognuno di noi ha un proprio modo di pensare, di parlare e di agire basato appunto su una interpretazione personale della realtà (la propria mappa mentale).
Il modo migliore per arricchirsi, sviluppare nuove idee, imparare e ampliare i propri orizzonti è quello di ascoltare attivamente gli altri. Ampliare la propria mappa del mondo vuol dire uscire dai propri schemi, aumentare le opzioni di scelta e sviluppare quella flessibilità che porta a sperimentare nuovi comportamenti al di fuori della nostra zona di comfort. L’ascolto apre la nostra mente a nuovi orizzonti ed è la chiave non solo per apprendere ma anche per guardare e giudicare la realtà da un’altra prospettiva.
Imparare ad ascoltare per aumentare il benessere personale
Tutti hanno bisogno di essere ascoltati. Quant’è frustrante non sentirsi capiti, perché non ascoltati davvero? Partendo da questa riflessione, è più semplice capire quanto sia importante ascoltare gli altri.
Essere consapevoli che dedicando parte del nostro tempo ad ascoltare siamo d’aiuto nella risoluzioni dei problemi di chi ha bisogno, non può far altro che aumentare il nostro benessere personale. Questo perché il modo in cui ci rapportiamo agli altri si riflette inevitabilmente sul nostro stato emotivo e, di conseguenza, far star bene qualcun altro migliora il rapporto che abbiamo con noi stessi generando una piacevole serenità interiore. Ascoltare davvero gli altri è anche il presupposto per piacere alle persone.
Per concludere il suggerimento che vi diamo è quello di lavorare su voi stessi per imparare ad ascoltare davvero. Come abbiamo detto, grazie all’ascolto si è in grado di creare dei rapporti sinceri e duraturi basati sul rispetto, si riducono le incomprensioni e gli errori nei processi decisionali, si ha la possibilità di imparare dalle esperienze degli altri e di ampliare la propria mappa del mondo.
Ricordatevi che si sente con le orecchie e si ascolta con il cuore e con la mente.






