Tutte le informazioni utili per diventare coach professionista.
Quali sono i passi per diventare coach? Quale percorso di formazione o scuola di Coaching è bene seguire? In questo nuovo articolo sul blog Outliers ci occupiamo di fornire le giuste risposte a chiunque sia interessato a diventare coach professionista.
Per far venire a galla il meglio dalle persone dobbiamo convincerci che esse siano in grado di esprimerlo.
J.Withmore
Diventare Coach: tutto quello che c’è da sapere.

Esistono a mio avviso alcuni punti saldi utili per chiunque voglia intraprendere un percorso di formazione per diventare coach, e abbia difficoltà a districarsi tra le varie offerte del mercato. Cercherò di raccontarvi tutto quello che ho imparato nel mio personale percorso di formazione in materia e tutto quello che ho raccolto con grande curiosità e passione verso questo mondo.
Prima di cominciare con l’esplorazione premettiamo che la parola “Coach” viene oggi abusata con facilità da chi, purtroppo, la utilizza per il suo appeal e la sua spendibilità. Ecco dunque che molti consulenti, formatori e via dicendo (seppur molto bravi magari nel loro settore di competenza) si forgiano di quest’etichetta pur non avendo alcuna esperienza e/o competenza specifica nel coaching. Vi invito quindi a mettere da parte per qualche minuto le vostre esperienze con questo mondo e raccogliere con neutralità le informazioni che ho messo insieme: vi assicuro che sarò il più possibile imparziale ed esaustivo.
1. Diventare Coach: cosa dice la legge
Il Coaching, in Italia, è regolamentato dalla Legge n. 4 del 14 Gennaio 2013. La legge, in vigore dal 10 febbraio 2013, coinvolge tutte quelle professioni non organizzate in ordini o collegi, definite come attività economiche anche organizzate, volte alla “prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitabile abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo”.
I punti essenziali della legge sono questi:
– Il Coaching non fa parte degli Albi riconosciuti dallo stato
– Le varie associazioni di categoria non prevedono riconoscimenti di graduatoria o di affidabilità da parte dello Stato (in pratica ognuno sceglie ciò che ritiene più valido, lo Stato italiano non entra nel merito)
– L’iscrizione a una o più associazioni NON è obbligatoria per l’esercizio della professione.
2. Quali sono le principali associazioni di Coaching in Italia
– International Coach Federation (Chapter Italia)
– Society of NLP (non propriamente un’associazione)
– Associazione Italiana Coach Professionisti (A.I.C.P.)
– Associazione Professionale Nazionale del Coaching (A.P.N.C.)
– Associazione Coaching Italia (A.Co.I)
Per quanto riguarda le associazioni possiamo asserire che la International Coach Federation è la più numerosa organizzazione di Coach professionisti al mondo. Per questa ragione una buona parte dei percorsi per diventare Coach (anche in Italia) prevedono programmi riconosciuti da questa federazione e di cui le scuole sono obbligate a rispettarne le linee guida e il codice etico.
3. Programmi di formazione e scuole per diventare coach
Basterà una veloce ricerca sul web per rendersi conto della quantità di proposte formative per chi intende diventare coach. Non è semplice sintetizzare in questa sede le differenze tra i vari programmi formativi, possiamo tuttavia partire dalle origini del metodo per individuare i due filoni principali su cui si basano le diverse correnti di pensiero offerte dal mercato.
Coaching basato sulla PNL
Una buona parte delle scuole di Coaching in Italia, offre programmi di certificazione per diventare coach basati sulla Programmazione Neuro Linguistica e sui suoi strumenti. Tale approccio prevede solitamente la certificazione sui due livelli riconosciuti dalla Society of NLP: NLP Practitioner e NLP Master Practitioner. Dopo aver sostenuto questi due livelli si passa a moduli specifici sul Coaching.
Coaching basato sulle competenze ICF
Nei percorsi riconosciuti dalla International Coach Federation si sostengono un minimo di 60 ore di formazione base per poter richiedere l’accreditamento presso ICF. Il programma si svolge approfondendo le 11 competenze chiave del Coaching stabilite da ICF Global e su cui ogni scuola costruisce moduli formativi specifici.
4. Cosa vuol dire diventare Coach
Per diventare Coach è fondamentale capire bene quale attività professionale si andrà a svolgere e quali sono i limiti entro cui muoversi. L’attività di Coaching si distingue da quella di altre figure consulenziali, psicologiche e terapeutiche (per approfondire leggi questo articolo) e non prevede dunque che il Coach intervenga su temi quali patologie, disturbi clinici e/o cura di fobie etc.
Nel Coaching si stabilisce una relazione di partnership per facilitare il raggiungimento di specifici risultati personali e professionali del proprio cliente in totale autonomia.
NOTA BENE: alcune scuole che offrono percorsi per diventare coach inseriscono nei loro programmi di formazione tecniche per la rimozione di fobie o per l’estinzione di dipendenze (tabagismo, alcolismo etc.). Tutte queste aree non sono oggetto di coaching e sono aree di lavoro di specialisti differenti.
Per abitudine si distinguono i campi di lavoro in 3 macro-aree: Life, Business e Sport. Questa distinzione non va in alcun modo riferita al processo di Coaching, che per la sua natura non consulenziale, non entra nel contenuto e rimane sulle strategie di apprendimento. Per comprendere bene questo concetto si può dire che un Coach potrebbe lavorare con un fisico nucleare senza per questo dover conoscere la materia. Il Coach si occupa dei processi e non del contenuto degli obiettivi del suo cliente.
Per diventare coach è necessaria molta pratica e molta formazione specifica, per permettersi di integrare a pieno le competenze fondanti di questa professione.
5. La situazione nel mercato per chi vuole diventare coach
Sebbene il fenomeno Coaching abbia acquisito negli ultimi 20 anni una grande notorietà, in Italia molti Coach professionisti faticano a trovare lavoro. Come si può spiegare questa situazione? Cosa ci si deve aspettare in merito alle possibilità di lavoro?
E’ bene considerare che come tutte le attività professionali, anche il coaching necessità di una promozione sul mercato coerente ed efficace e di un passaparola indotto dalla qualità del servizio erogato. Non basta infatti studiare per diventare coach ad assicurare un ritorno economico.
Secondo le ultime ricerche condotte da ICF nel mondo aziendale c’è una crescente richiesta di Coach professionisti e questo vale anche per il mondo sportivo e personale.
Molte delle associazioni di categoria, inoltre, promuovono e pubblicizzano il Coaching con eventi e conferenze, proprio per garantire nuovi sbocchi a questa professione.
Conclusioni: come diventare coach
Per diventare Coach in Italia servono anzitutto:
- Serietà e voglia di studiare
- Un percorso formativo idoneo
- Tanta passione e curiosità
- Aggiornamento professionale costante nel tempo
Molte scuole propongono corsi specifici validi: il mio suggerimento frutto dell’esperienza sul campo, è di orientare la propria scelta verso un completo percorso ACTP in modo da potersi accreditare con più facilità ad ICF. Questa federazione conta, di fatto, il maggior riconoscimento a livello mondiale in materia di Coaching.
Noi di Outliers abbiamo scelto di non offrire programmi di formazione per diventare coach ma abbiamo stretto una partnership con la società leader nel settore. Se ti interessa avere informazioni personalizzate o suggerimenti per iniziare il tuo percorso di formazione scrivici una mail o contattaci, saremo ben lieti di rispondere alle tue curiosità!






