Lezioni di marketing dalla Torre di Pisa

Torre di pisa Marketing

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Negli ultimi anni sembra che l’obiettivo principale dei professionisti e delle grandi aziende sia quello di innovare e di guidare il proprio mercato di riferimento. Il conformismo e la banalità sono da evitare come la peste, andando alla ricerca del sempre più evoluto colpo di scena per stupire i propri clienti e i propri concorrenti. Talvolta si cerca perfino di stupire i propri amici e conoscenti con un abbigliamento particolare, curato e insolito.
Dal “Think Different” di Apple (ormai decisamente datato) alle ultime stravaganze delle passerelle, il leitmotiv sembra essere sempre lo stesso: differenziarsi dalla massa.

Nel marketing si cerca proprio questo, non a caso una delle campagne più riuscite di sempre è stata la recente brandizzazione della Coca Cola con i nomi sulle lattine. Nessuno vuole più bere una semplice lattina, vogliamo quella esclusiva, quella diversa. Ecco l’argomento di oggi: Marketing e Torre di Pisa. Forse con qualche metafora comunicativa e con un pizzico di fantasia i due concetti non risulteranno poi così distanti. Vediamo perché.

Già da diverso tempo mi girava in mente questa domanda: “Se la torre di Pisa fosse stata bella dritta, avrebbe avuto lo stesso successo?”

Non riesco a fornire una risposta convincente. Posso affermare con sicurezza che si tratterebbe pur sempre di una straordinaria opera architettonica. La torre di Pisa è alta 56 metri, ed è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, nella celebre piazza del Duomo. La caratteristica principale, che la rende nota in tutto il mondo, è la sua inclinazione di 3.97° rispetto all’asse verticale, un’incredibile fenomeno naturale che offre gloria e celebrità a questo monumento conosciuto in tutto il globo.

E’ inutile negare che da amanti degli Outliers, i fenomeni statistici aberranti, la torre di Pisa rappresenta probabilmente un elemento di studio unico al mondo. Ancora più affascinante è l’aspetto sociale che si può traslare da questo straordinario monumento: la diversità si fa notare.

Ci sono a mio avviso almeno 3 lezioni che possiamo portarci a casa da questa bizzarra e affascinante opera artistica.

1- Diversi sì, ma con eleganza.

Eleganza e marketingNon basta costruire una torre storta per avere successo. La torre di Pisa è un binomio perfetto di stravaganza ed eleganza insieme. L’ordine e l’armonia di piazza dei Miracoli rendono ancora più affascinante l’inclinazione della torre.
Così è per ogni contesto. Quando volete distinguervi rimanete nell’eleganza, fatelo con classe. Non cercate di uscire dalla consuetudine in maniera repentina e precipitosa. Trovate la vostra giusta, elegante inclinazione. Non serve lanciarsi in strategie di marketing assurde e improbabili. Per essere originali ci vuole il giusto senso della misura e, a mio avviso, tanto buon gusto.
Ecco dunque la prima lezione di Marketing dalla torre di Pisa: è bene farsi notare, è ancora meglio farlo con eleganza.

2- Se eccedi rischi di cadere.

Cadere dai tacchiQualcuno forse ricorderà che nel 1990 la torre fu chiusa per rischio di crollo. In effetti la pendenza era diventata eccessiva e per ben 10 anni si lavorò sodo per riportare in sicurezza il campanile.
I lavori costarono circa 53 miliardi di lire, permettendo tuttavia di godere ancora oggi della straordinaria bellezza del monumento.
Cosa possiamo imparare in questo caso? In qualunque strategia comunicativa e pubblicitaria è bene non eccedere e non forzare la mano. Troppa inclinazione e si rischia di fare un bel tonfo. Gestite sempre le risorse in maniera consapevole ed evitate stravaganze eccessive, anche se vi sembra di poterlo fare.
Ecco dunque la seconda lezione di Marketing dalla torre di Pisa: Anche quando si è forti, il troppo storpia.

3- Non tutto il male vien per nuocere

Turisti torre di pisaSi vociferò in passato la possibilità che il progetto stesso del campanile fosse stato immaginato con la torre pendente. Ciò è storicamente inesatto, la torre venne prevista bella dritta, salvo poi, per vicissitudini costruttive e ambientali, ritrovarsi inclinata.
Iniziata nel 1173 la torre di Pisa fu ultimata nella metà del XIV secolo, con evidenti tentativi di ristabilirne la retta posizione. Casualità o meno quello che ci interessa è senza dubbio il risultato finale. Uno spettacolare imprevisto che ha decretato il successo del monumento e con tutta probabilità la sua popolarità mondiale.
Chiudiamo quindi con la terza lezione di Marketing dalla torre di Pisa: non tutto il male vien per nuocere.
Anche quando pensiamo di aver sbagliato strategia possiamo restare sorpresi dall’effetto finale, è bene dunque provare a chiedersi “cosa c’è di buono in quello che sta succedendo?”  “come posso sfruttare questa situazione negativa a mio vantaggio?”.

Per concludere vorrei lasciarvi con una bella citazione sulla Torre pendente. E voi come fate per essere unici e originali? Fatecelo sapere nei commenti!

Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa.G.Rodari

 

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