Nella sezione “storie di Outliers” come accennato qualche settimana fa, sono raccontate le storie incredibili di persone che si sono distinte in maniera superlativa nel loro campo. A tal proposito, non può mancare il nostro omaggio a uno dei più grandi imprenditori di sempre, scomparso all’età di 89 anni lo scorso 14 Febbraio: Michele Ferrero.
Meglio conosciuto come il papà della Nutella, Michele Ferrero è l’imprenditore piemontese che ha segnato la storia del nostro Paese, in un’epoca tra la fine della società agricola e quella industriale degli anni Cinquanta e Sessanta.
Nato a Dogliani in provincia di Cuneo, il 26 Aprile del 1925 da mamma Piera e papà Pietro, Michele cresce in una famiglia che da subito lo abitua al duro lavoro e al sacrificio. Nel 1942, il padre apre ad Alba un laboratorio in cui poter creare squisiti dolci e in cui Michele inizia a lavorare fino a trasformare quella che era una semplice pasticceria in una multinazionale del settore dolciario conosciuta e apprezzata oggi in tutto il mondo, la Ferrero S.p.a.
È proprio Michele Ferrero che con voglia di fare, grande creatività e spirito di iniziativa riesce a rivoluzionare le abitudini alimentari di milioni di consumatori, risultando nel 2014 secondo le classifiche della rivista americana Forbes, l’uomo più ricco d’Italia e il trentesimo nel mondo.
A renderlo un vero Outlier è stata anche la sua umiltà e la sua grande generosità nei confronti dei suoi collaboratori e degli ex-dipendenti. Infatti, per sua volontà, con lo scopo di mantenere forte il legame tra l’azienda e chi vi aveva sempre lavorato, nel 1983 nasce la Fondazione Ferrero, un edificio dedicato agli ex-dipendenti che hanno la possibilità di partecipare a diverse attività quali iniziative culturali e artistiche e frequentare cinema, palestre e altri luoghi ricreativi.
Questo progetto dimostra la particolare attenzione che Michele Ferrero, riservava per i suoi collaboratori ai quali si affezionava a tal punto da ritenerli parte integrante della sua grande famiglia.
“La mia unica preoccupazione – disse in un’intervista – è che l’azienda sia sempre più solida e forte per garantire a tutti coloro che ci lavorano un posto sicuro”.
Tale affermazione lascia intendere come all’interno dell’azienda Michele Ferrero si comportasse da vero Leader, capace di motivare e valorizzare i propri collaboratori, trasmettere la sua Vision e gli obiettivi da raggiungere, mostrando costantemente fiducia nei loro confronti.
Appassionato alla sua gente, alla sua azienda così come ai suoi prodotti, Michele Ferrero si distingueva per la sua capacità di innovare e di prestare attenzione alla qualità. Alla domanda quale fosse il segreto del suo successo, era solito rispondere: “Fare sempre diverso dagli altri, avere fede, tenere duro e mettere ogni giorno al centro la Valeria!” riferendosi con il nome Valeria alla mamma, alla nonna, alla zia o qualunque altro consumatore per il quale, secondo l’imprenditore era necessario anticipare i bisogni e non deludere le aspettative.
“Ecco cosa significa fare diverso da tutti gli altri. Tutti facevano il cioccolato solido e io l’ho fatto cremoso ed è nata la Nutella; tutti facevano le scatole di cioccolatini e noi cominciammo a venderli uno per uno, ma incartati da festa; tutti pensavano che noi italiani non potessimo pensare di andare in Germania a vendere cioccolato e oggi quello è il nostro primo mercato; tutti facevano l’uovo per Pasqua e io ho pensato che si potesse fare l’ovetto piccolo ma tutti i giorni; tutti volevano il cioccolato scuro e io ho detto che c’era più latte e meno cacao; tutti pensavano che il tè potesse essere solo quello con la bustina e caldo e io l’ho fatto freddo e senza bustina”
Le strategie di Ferrero ricordano il famoso “Think different” di Steve Jobs, con cui si è in grado non solo di superare la concorrenza ma anche di posizionarsi al vertice di un mercato sempre alla ricerca di innovazione e pronto a premiare l’originalità.
Ciò che mi sorprende, è vedere come Cinquanta anni fa, in un paese come l’Italia che combatteva per rialzarsi dopo il pesante conflitto mondiale, un uomo dalle umili radici abbia avuto il coraggio di andare oltre i propri limiti, non avendo paura di sfidare il cambiamento. Il coraggio di agire, di osare e creare per la prima volta qualcosa di nuovo, qualcosa di estraneo alle abitudini dei consumatori (come la Nutella), ha rappresentato nella storia di Ferrero, solo l’inizio per costruire quello che oggi si presenta come un immenso impero di straordinari prodotti.
Qual è il messaggio dunque che ci lascia uno dei più grandi imprenditori di sempre?
Combinando il duro lavoro, le capacità creative e di marketing con un pizzico di follia e di propensione al rischio, una semplice idea può divenire il punto di svolta per qualcosa di infinitamente grande e importante!
Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire. Paulo Coelho






